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CARMIGNANO

Toscana genuina e aperta all’eccellenza

Carmignano sorge ai piedi del Monte Albano – o Montalbano -, in provincia di Prato, a un’altitudine di circa 180 metri, ed è parte di un territorio da sempre votato alla produzione vinicola, geologicamente ricco e diversificato.

Ma Carmignano non è solo questo: perché questa parte di Toscana, tra le province di Prato, Firenze e Pistoia, è anche storia – dagli Etruschi fino ai Medici – scorci mozzafiato tra colline e ulivi, una terra meno battuta dal turismo di massa.

Ecco perché visitare questa zona ti sorprenderà.

Cosa fare a Carmignano

Carmignano è un luogo non solo di eccellenze, ma anche di accoglienza e condivisione dei saperi. Qui si susseguono, durante l’anno, tante piccole fiere territoriali legate alle tradizioni e alle specialità: dalla Fiera di San Michele che celebra, ogni 29 settembre, il santo patrono e dove, tra le stradine del paese, si susseguono spettacoli, carri e il famoso “Palio dei ciuchi”; fino a “Benvenuto Fico Secco”, a metà ottobre, periodo ideale per gustare questo prodotto tipico e acquistarlo in vista delle preparazioni natalizie, senza dimenticare i festival dedicati all’ecosostenibilità e l’Antica Fiera di Carmignano, che si tiene nei primi giorni di dicembre, tra falconieri, show cooking e mercato dei prodotti tipici.
Questi piccoli eventi ci parlano di Carmignano come di un territorio sì di nicchia, ma aperto e accogliente, desideroso di diffondere la conoscenza delle sue eccellenze, di cui Pieve dei Medici fa parte.

Cose da vedere

Rocca di Carmignano

La salita alla Rocca di Carmignano è d’obbligo per il turista che voglia conoscere a fondo la storia del popolo e del territorio carmignanese, senza dimenticare lo straordinario panorama che si gode da lassù con splendidi affacci sulla campagna circostante e sulla piana tra Firenze, Prato e Pistoia. Attualmente all’interno della Rocca, sia nel giardino che in stanze sotterranee (forse cisterne che garantivano l’approvvigionamento di acqua durante gli assedi) sono conservati – insieme ad un plastico che illustra com’era il Castello nel medioevo, alla ricostruzione di una cucina quattrocentesca e a foto di Carmignano all’inizio del secolo scorso – alcuni attrezzi agricoli che costituiscono uno spaccato sulla civiltà contadina dei tempi che furono.

Parco Archeologico di Carmignano

Gli Etruschi popolavano copiosamente il territorio di Carmignano e Artimino.
Per questo la zona presenta numerosissimi tumuli e testimonianze di questa civiltà. In particolare, nel Parco Archeologico di Carmignano si possono ammirare splendide architetture etrusche e utensili di uso quotidiano, riportati alla luce dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dalla metà del 1960, a testimonianza del fiorente periodo “orientalizzante” della civiltà etrusca (VII sec. a.C.).
In particolare, in questo comprensorio si possono ammirare i tumuli gentilizi della necropoli monumentale di Comeana, il Tumulo di Montefortini, la Necropoli di Prato Rosello, oltre ai resti dell’abitato di Artimino e dell’insediamento etrusco di Pietramarina.

Museo archeologico di Artimino

Nel piccolo e grazioso borgo di Artimino sorge un museo archeologico di tutto rispetto, istituito nel 1981 e aperto nel 1983, fortemente voluto dal Comune di Carmignano, in collaborazione la Soprintendenza Archeologica della Toscana.
Questo Museo si trova, dal 2011, all’interno del borgo.
In precedenza, invece, il Museo di Artimino aveva trovato la sua prima collocazione nei sotterranei della Villa Medicea “La Ferdinanda”.

Necropoli etrusca di Prato di Rosello

Non solo musei: per chi ama passeggiare nel verde e fare escursioni, c’è la Necropoli etrusca di Prato Rosello, facilmente raggiungibile procedendo dal borgo di Artimino, precisamente dalla Villa medicea. Da qui si gira a destra verso Poggio alla Malva, tenendo come riferimento i campi da tennis, e si incontra un lungo sentiero costellato da vecchie rovine, dove daini e fagiani sono i tipici abitanti di questa zona: trovarli lungo il cammino non sarà affatto difficile. La Necropoli, infine, è “segnalata” da un sentiero scavato nella roccia viva e da una discesa.

Tumulo di Montefortini

Oltre alla Necropoli di Prato Rosello, in questo territorio così ricco di storia è possibile visitare anche il tumulo di Montefortini, punto di riferimento – non a caso è uno dei più importanti monumenti archeologici in Toscana – e conosciutissimo dagli studiosi che è testimonianza del fiorente periodo orientalizzante, in cui gli Etruschi hanno vissuto il maggior sviluppo culturale e sociale.

Villa Medicea La ferdinanda (Artimino)

Sempre nel territorio di Carmignano, precisamente ad Artimino, sorge Villa “La Ferdinanda”, una Villa Medicea perfettamente restaurata e conservata, caratterizzata dai tipici giardini medicei, con le loro limonaie e le piante di alto fusto.
La Villa, dal 2013, è Patrimonio Unesco ed è visitabile.
Villa Medica “La Ferdinanda” è caratterizzata da un grande portone principale, che volge verso la città di Firenze, da due torrioni e da due grandi terrazze, punto di osservazione privilegiato della famiglia dei Medici da cui controllavano i loro possedimenti e le terre.

Villa Medicea di Poggio a Caiano

La Villa Medicea di Poggio a Caiano è uno dei gioielli del territorio, forse il più conosciuto. Venne progettata da Giuliano da Sangallo per Lorenzo il Magnifico come esempio di architettura rinascimentale in grado di fondere la lezione l’architettura più classica, di eco romano e greco, con gli elementi classici dell’architettura rurale toscana.

Dove mangiare:

Si tratta di tre ristoranti in cui si possono gustare le eccellenze del territorio, insieme ai prodotti della nostra azienda, che rendono queste pietanze ancora più ricche di sapori inconfondibili.

I prodotti tipici di Carmignano

I nostri Fichi secchi di Carmignano sono parte non solo della lista dei prodotti tipici toscani, ma sono presidio Slow Food dal 2001, per via della loro particolare lavorazione, totalmente manuale e artigianale.

L’olio extravergine di oliva di Carmignano è particolarmente pregiato e ha ottenuto il titolo di olio “Toscano” IGP a cui è stata aggiunta la geolocalizzazione di “Montalbano”, come la zona collinare su cui Carmignano nasce

Parliamo, infine, dei nostri vini: il DOC Barco Reale di Carmignano e la DOCG Carmignano, anche in versione Riserva. Tutti i vini rossi del territorio nascono da un blend simile composto principalmente da Sangiovese Cabernet Sauvignon, senza dimenticare i vitigni minori come il Trebbiano, il Canaiolo, il Colorino ed il San Colombano.

Infine a Carmignano si produce anche Vin Santo DOC e Vin Santo Occhio di Pernice perfetti con i cantuccini di Prato o la “mantovana pratese”, dolce tipico e morbido di cui parla anche l’Artusi nel suo intramontabile ricettario.

Storia di Carmignano

Tra accoglienza ed eccellenze enogastronomiche

Carmignano è un luogo storicamente importante, per la sua posizione centrale, tra Pistoia e Firenze, e si trova in una posizione strategica per via della sua vicinanza al bacino dell’Arno: gli Etruschi si erano stabiliti qui, nella loro era più fiorente, verso il VII secolo a.C. di cui sono testimoni le vicine necropoli di Comeana e di Prato Rosello.

Dopo essere stata distrutta nel periodo romano, in conseguenza delle invasioni barbariche, Carmignano torna ad avere un ruolo centrale per il commercio e l’agricoltura prima nel medioevo, di cui è rimasta la sua possente rocca ancora si erge come simbolo di quei tempi, con le sue tinaie, fino al rinascimento, quando i Medici eleggono questo piccolo gioiello a caposaldo dei loro domini fuori le mura del Giglio, dove trascorrere tempo rilassandosi lontani dalle faccende amministrative cittadine.

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