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Conosciuto da sempre come uno dei prodotti più caratteristici della Toscana, il nostro olio extravergine è ottenuto da olive di varietà Frantoio e Moraiolo, unite a una piccola percentuale di Pendolino, Leccino e Leccio del corno.
E se lo chiamano “oro verde” un motivo ci sarà: scopriamolo insieme.
Le nostre olive vengono frante entro le 12 ore successive alla raccolta per preservarne al massimo la qualità: la raccolta, ovviamente, viene fatta manualmente con il solo aiuto degli agevolatori a batteria, così da non provocare danni alle piante e ai loro preziosi frutti.
Le olive vengono frante in un moderno frantoio nel nostro comprensorio del Carmignano, dove si estrae l’olio sottoponendo la pasta delle olive alla centrifugazione.
La rapidità di lavorazione a bassa temperatura contribuisce a dare un olio extravergine di oliva di elevata qualità, ricco di profumi e aromi che raccontano il nostro territorio. L’olio, successivamente, viene conservato all’interno di contenitori di acciaio inox a temperatura e atmosfera controllata prima di essere imbottigliato (e gustato!).
Carmignano sorge su terreni “pesanti”, ricchi di una infinità di tipologie di tessitura e di scheletro, dove l’allegagione è difficile e necessita di un grande lavoro. Una zona ideale per la crescita degli ulivi, piante delicate ma longeve.
La vicinanza degli Appennini, inoltre, ci garantisce piogge rigeneranti, soprattutto a fine estate, e frequenti brezze serali che mitigano le calde giornate, mentre la nostra collina, il Montalbano, ci dona invece un’ottima protezione pluviometrica, sempre nel periodo estivo, allontanando i pericolosi temporali che potrebbero rovinare il raccolto.
Queste sono le caratteristiche del nostro territorio: ognuna di esse è una forza che permette a questa antichissima denominazione medicea di ottenere prodotti con caratteristiche organolettiche uniche e inimitabili.
Ne bastano poche gocce per aggiungere gusto e profumi inebrianti anche ai piatti più semplici come legumi, insalate, carni e pesce al vapore o alla griglia.
Oppure gustalo versandolo copiosamente su una fetta di pane abbrustolita: avrai così la classica “fettunta” Toscana, uno spuntino salutare e incredibilmente buono.
“Le tradizioni che si tramandano da secoli generano un qualcosa di unico, caratteristico ed estremamente genuino. Ma la tradizione ha bisogno di conoscenze moderne per potersi migliorare: sono Edoardo e la mia grande passione verso l’agricoltura, che nutro sin da piccolo, mi è stata trasmessa dalla mia famiglia, in particolare da mio nonno, Piero, che mi ha portato ad intraprendere questo percorso che è vita, dedizione, non un semplice mestiere”.
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